Descrizione
Questo è il primo volume di una trilogia che richiederà, per essere completata, alcuni anni di ricerca e molto lavoro.
L’Aquila è il simbolo araldico dell’antico casato Martinengo che, per secoli, da queste parti spadroneggiò determinando l’evoluzione e l’esistenza di migliaia di persone, di storie e Storia; d’Argilla, però è diventato oggi questo potente simbolo: fragile e delicato come un coccio abbandonato in bilico sul davanzale di una finestra aperta.
Infatti tutto ciò che appartenne o che fu costruito dal nobile casato nel territorio di Borgo, versa in condizioni precarie e in alcuni casi disperate. Dell’antica forza e splendore rimangono solo ruderi, segni, ricordi, crepe…
Ecco allora l’impellente necessità di raccogliere tutto ciò che ancora è possibile salvare, conservare, ricordare. Questo perché la memoria (almeno la memoria) non scompaia col resto.
I Volumi andranno a ricostruire le antiche vicende e il fulgido passato delle castella che i Martinengo edificarono sul territorio di Gabiano.
Il presente libro inizia l’opera che porterà alla rinascita del bellissimo castello della Motella.
Gli altri racconteranno com’erano i manieri di Borgo S. Giacomo, di Acqualunga e Farfengo.