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Luigi Maione

Gli antichi statuti dei collegia dei dottori giureconsulti e dei notai di Brescia (sec. XIV) e della Riviera di Salò (sec. XVI)

EDIZIONE CRITICA

Università degli Studi di Brescia

40.00

Categoria:
Introduzione: Mario Mistretta
Formato: 253x305x29 mm - pp. 368 - illustrato b/n - copertina rigida cartonata + sovracoperta plastificazione opaca
Edizione: 2009
ISBN: 978-88-8486-396-6
Product ID: 2422

Descrizione

La legge è l’anima della Civitas.

Nelle pagine che compongono questo libro si è colpiti dalle intelligenti analisi dell’Autore nel ricostruire attraverso una lettura sensibile e attenta di preziosi documenti sottratti dall’oblio del tempo, il ruolo centale, come classe dirigente, dei giureconsulti e dei notai della Brescia del XIII secolo.
In particolare è di estremo interesse constatare il ruolo di élites assunto nella società dell’epoca da notai e giureconsulti, i quali dovevano avere la capacità e il dovere di esercitare consapevolmente le virtù sociali e politiche ed esserne l’esempio concreto.
Appare evidente la modernità e l’attualità di quelle rigorose regole: manifestano, infatti, la necessità che le élites professionali contribuiscano alla costruzione della forma civile della comunità di appartenenza non solo attraverso il loro sapere, ma anche attraverso il senso del decoro e della vergogna sociale, sentimenti necessari ad impedire che la civile convivenza si trasformi in un ammasso informe di interessi, dominati dalla discrezzionalità arbitraria del potere politico.
In quella prospettiva appare rilevante registrare l’esistenza di un essenziale rapporto, anche nel periodo medievale, fra funzione notarile e trasparente imparzialità.
Il quadro complessivo che emerge dai documenti portati alla nostra attenzione è quello di una società che aveva la necessità di contrapporre alla forza e al potere della forza la razionalità delle regole, affidando a figure come i notai e i giureconsulti il compito di sapere e far sapere quelle regole anche nei rapporti sociali diffusi.