Descrizione
Costruire la storia del nostro territorio attraverso le storie di vita di chi l’ha attraversato nell’ultimo secolo, ha un valore umano che trascende la mera curiosità intellettuale.
I depositari delle memorie del passato, i “grandi vecchi”, hanno saperi ed esperienze che vanno conosciuti, riconosciuti e valorizzati prima che essi ci lascino. Solo così, i loro racconti diventano importanti per costruire la nostra storia collettiva.
Laddove c’è storia c’è anche identità, si ritrovano i fili che tessono la continuità e la trama delle relazioni che sostengono il nostro tessuto sociale.
La riflessione sulle radici rappresenta un momento fondativo e rigenerativo che può dare una spinta positiva alla trasformazione delle persone, del gruppo, della vita del paese.
La memoria è il luogo interiore della responsabilità, verso se stessi e verso gli altri.
I ricordi di ciò che abbiamo sentito, pensato, voluto, agito sono lì, incalzanti sulla porta della coscienza e attendono di essere rievocati.
Ricondurli al presente, farli rivivere e scriverne, vuol dire porre sul sentiero della conoscenza di sé e del mondo solidi principi di discernimento.
Chi riconosce il valore della memoria assume su di sé un compito, un dovere civico: diventa custode di memorie.