Descrizione
I rapporti che intercorrono tra lingua italiana e cultura locale (vale a dire, nel nostro caso, tra lingua nazionale e cultura bresciana) si sono formati e hanno avuto una loro evoluzione nel tempo.
Dal punto di vista letterario tali rapporti possono essere ricondotti alla contrapposizione (così spesso tormentata nel suo evolversi storico) tra letteratura nazionale e letteratura localizzata sul territotorio, con tutte le implicazioni, linguistiche oltre che culturali, che tale contrapposizione comporta.
Via via alternandosi, nel corso della storia, da situazioni di sudditanza o di imitazione a situazione di orgogliosa rivendicazione di identità linguistica, la letteratura bresciana si trova oggi a confrontarsi con l’attualissima e generale contrapposizione tra localizzazione e globalizzazione.
Poiché letteratura bresciana e letteratura dialettale non coincidono e non si esauriscono a vicenda, la questione non riguarda solo il problema dell’autonomia linguistica o la valorizzazione del dialetto rispetto alla lingua “neutra” nazionale. Ma, nemmeno, l’identità della nostra letteratura può essere ricondotta alla pura appartenenza dell’autore al territorio, come si tende invece a fare in mancanza di altri criteri più definiti.
L’identità letteraria non può che costruirsi sulla base di un’appartenenza culturale che traspare nelle opere e che in qualche modo le caratterizza. E questa appartenenza culturale non è altro che un patrimonio storico (letterario e non) che viene mantenuto vivo e riattualizzato continuamente.