E adesso, perché questo libro? E perché questo titolo?
Confessiamo, per prima, un’ambizione (del resto fuori della moda televisiva) che pochi, o nessuno, coltiverebbero più: lasciare, come l’omino di certe fiabe, una traccia segnata dietro di sé, un sentiero piccolo piccolo, che, al di là del momento, rimane.
L’oggetto di questo libro: la politica e i partiti.
Il soggetto di questo libro: l’uomo e la sua libertà.
In definitiva: parliamo degli uomini e del loro trovarsi, del loro bisogno di stare insieme, del loro fare comunità civile, del loro esprimere opinioni e sentire comuni, del loro essere protagonisti pubblici e privati, dentro le città e dentro le nazioni, dentro le regole scritte della legge civile, e quelle non scritte della libertà democratica.