Descrizione
«…Ho raccolto, in questo piccolo libro, un po’ di parole “fuori di me” già usate per altre occasioni, magari edulcorate perché in alcuni casi, qualcuno me lo ha chiesto con un po’ di affetto-rabbia o condolenza (editori o amici). A queste parole ho ridato vita attrverso un riciclo, le ho caricate della consueta forza e vitalità “dannata” che m’appartiene, le ho riempite di efficacia e irriverenza; le ho fatte diventare oggetti che hanno una permanenza, che sono quindi “valori”… ed è a questi strani oggetti d’affezione che ho attribuito il nome di “feticci”… di dis-appunti. Lo Zarathustra di Nietzsche cercava l’uomo che “parla chiaro”. Chissà che questa non sia la mia ambizione irriverente…».