Descrizione
Qualunque sia la vostra istintiva reazione iniziale con King Diamond sarà assolutamente epidermica e immediata.
O sentenzierete subito di aver finalmente scoperto come il demonio canta quando si fa una doccia rinfrescante all’inferno, oppure vi chiederete chi sia questo miscuglio tra Brian Johnson (la caratteristica voce degli AC/DC) e Katia Ricciarelli (il famoso soprano italiano), vie di mezzo non sono contemplate.
Qualunque sia il vostro imprinting con King Diamond sarà assolutamente irreversibile, non può esistere che King Diamond all’inizio vi piaccia, ma che poi con il tempo effettivamente vi stufi e neanche che King Diamond all’inizio non vi piaccia, ma che poi, ascoltandolo più volte, iniziate ad apprezzarlo.
O vi sentirete da subito a pieno titolo, marchiati a fuoco fino alla fine dei vostri giorni, parte di una sua immaginaria setta, o è meglio che dedichiate il vostro prezioso tempo a lidi più congeniali al vostro soggettivo e insindacabile gusto musicale.
Per questo chi apprezza, ma anche chi detesta, King Diamond non ha bisogno di tanti cappelli introduttivi: semplicemente perché qualunque cosa possa essere scritta da chiunque, non lo smuoverà, neanche di un millimetro, dal proprio giudizio.
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Alfredo Gatta, appassionato di musica heavy metal, il rock più duro, con questo libro intende rendere omaggio a King Diamond, musicista danese di fama internazionale e anima dei Mercyful Fate, gruppo che ha fatto la storia del metal.
Non ha la pretesa d’essere una biografia, ma piuttosto una ricerca sulla musica che ha condizionato gli anni Ottanta del Novecento.
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“Ora è nella notte
il momento delle streghe,
quando i cimiteri sbadigliano e
l’inferno stesso alita
il contagio su questo mondo.”
(William Shakespeare,
“La tragedia di Amleto, principe di Danimarca”)