Descrizione
Queste non sono le memorie di uno sconosciuto.
Memorie di uno sconosciuto.
Un titolo compiacente, irritante nella sua seriosità.
Lui non era uno serio.
Ci trovammo ad un tavolo di amicizie comuni, estranee alla nostra natura. Non ci presentammo come è solito fare, nessuno dei due chiese il nome dell’altro. Non fu necessario. Sapevamo di essere legati da quella complicità immediata, di chi ha trovato il proprio riflesso e ne cerca le differenze per sentirsi ancora vivo. Di chi non vuole accontentarsi delle proprie certezze perché sa che annunciano la fine.
Questa raccolta è il risultato dell’incontro di due solitari. Delle confessioni di uno all’altro a riguardo del solo motivo per il quale un uomo dovrebbe vivere. Mi mise in mano un registratore. Lui confessò, io mi preoccupai solo di cambiare le cassette quando il nastro finiva.
Una notte e un giorno intero in casa sua. 5 luglio. Prima di andarmene mi disse di fare della sua confessione quello che volevo. Già da tempo aveva deciso di sparire.
Uscito dalla porta del suo piccolo bilocale non lo rividi più.
Riascoltai la sua voce per tanto tempo, anni. Ho deciso di raggruppare tutti i suoi racconti e di farne una commedia.
Non era uno serio.
Le storie sono sue, non voglio averci niente a che fare. Così il lettore proverà a perdonarmi tutte le virgolette, tutti i pensava, credeva, sognava. Precauzioni necessarie. Non ci voglio entrare, nemmeno per sbaglio.
Nessuno ha mai saputo che fine abbia fatto. Le stesse conoscenze in comune, quelle che mi avevamo permesso di incontrarlo, non ebbero più sue notizie.
Mi piace immaginarlo solo, in una casa semplice in collina, seduto su una poltrona di vimini, in un piccolo giardino. Lontano da tutto e da tutti. Distante soprattutto dalla sua unica ragione di vita: le donne.