Descrizione
Anticipazione o verifica può essere considerato il procedimento che ha come prova il disegno inteso come programma di segni?
Quando l’elaborazione che si attua non vuole descrivere delle funzioni di verosimiglianza, il disegno di parti del corpo umano diventa non significante di ciò che rappresenta bensì evidenza visiva di segni.
Ecco che allora la pura delineazione del contorno della testa o del busto si adegua al progetto non tanto di un corpo fisico quanto alle impressioni tracciate da segni come è nei recenti lavori di Ugo Donati.
La simbolizzazione del segno arriva così, col processo di collocazione spaziale, ad una durata temporale di legami sul foglio che appare un riconoscimento di coordinate visibili e di legami armonici.
Il segno è allora un mezzo col quale costruire e decostruire un processo continuo di segmentazione di una finzione mentale dai contenuti dinamici che rappresentano se stessi e che, come flusso di pensieri, interpretano il concetto della visione nel significato maggiore che l’uomo è pensiero.