Descrizione
Questo volume monografico sul Duomo di Salò mette in luce il significativo legame tra i delegati alla pittura dell’abside della cattedrale salodiana dell’Amministrazione comunale, all’epoca della Magnifica Patria, e gli insigni artisti a cui quell’opera venne commissionata e tra essi Palma il Giovane e Antonio Vassilacchi, detto l’Aliense. Quel felice connubio celebra la virtuosa sintonia tra politica, amministrazione del comune e senso religioso che pervadeva la popolazione dell’epoca. La piccola Venezia, la Salò della Comunità di Riviera che fu per secoli capitale della Magnifica Patria anelava ad una chiesa che potesse bene rappresentare le virtù di un popolo ricco e che si sentiva fortemente legato alle nuove culture che i centri limitrofi di Brescia, Milano, Bergamo e Venezia stavano intensamente vivendo. Quella cultura era fortemente in linea con il Rinascimento maturo, e ben rappresentava un momento di intensità artistica al quale la riviera gardesana non rimase estranea.