Descrizione
Una tela di Luigi Ravasio è una scienza di colori che si accostano l’uno all’altro nella loro nitidezza assoluta, una volontà creatrice dettata dall’inconscio, una poetica pittorica che sembra tracciare linguaggi filosofici, logico matematici, comunicando nello stesso tempo armonie universali e profonda spiritualità.
Una natura esplosa, rappresentata nelle sue parti più elementari, trascende ogni confine puramente sensibile e viaggia nella perfezione delle sue forme alla ricerca della sua esistenza metafisica. Nell’opera di Luigi Ravasio è viva la lezione del ’900 nel percorso astratto di ricondurre il reale ad una visione sintetica e globale, espressione di un neoplatonico mondo delle idee e ordinatore delle idee delle apparenze.
È la ricerca dell’assoluto nel relativo: individuare ed estrarre alcuni elementi che diventino paradigmi di concetti universali.
L’artista sempre concorda con un’estetica che gli consente di manifestare, nel cammino inarrestabile verso la perfezione, una profonda espressività.
Nel contrasto libero dei colori l’irregolarità della natura, resa nei suoi componenti sottili ma libera da ogni figuratività tradizionale, diventa musicalità geometrica, reale e astratto si uniscono essendo uno espressione e fondamento dell’altro, soggetto ed oggetto sono fusi insieme in un puro vedere.
Questa visione ultrasensibile che oltrepassa il materiale, è carica di emotività. I colori comunicano gioia, purezza, luce e le forme apparentemente immobili portano in se stesse un movimento inarrestabile e sembrano filamenti cosmici che debbono ricongiungersi al tutto.
Tale percezione originaria portata sulla tela con somma perizia tecnica e rigore scientifico parla all’anima con la vibrazione del linguaggio universale, quello della domanda dell’Artista sull’esistere e sul cammino dell’uomo e sembra quasi indicarne la strada.
(Daniela Ferrati)