Descrizione
Affascinante, è il primo termine che viene in mente alla fine della lettura, tutta d’un fiato, di questo testo estremamente avvincente, dove protagonista di una storia con tanto di misteri e colpi di scena non è una persona in carne e ossa, ma sicuramente un personaggio emblematico e rappresentativo di un lungo periodo della storia bresciana: la statua della “Lodoiga”. O meglio così denominata solo dalla fine del Settecento, a testimonianza di un mutato clima politico, sociale e culturale grazie al quale la statua diventa non più simbolo di un potere lontano e coercitivo ma portavoce di un popolo che comincia ad alzare la testa e a interloquire e interagire con le istituzioni cittadine e della giustizia.
Il libro, attraverso una narrazione vivace e incalzante, indaga minuziosamente la storia della non proprio fortunatissima scultura, dalle sue origini cinquecentesche fino ai giorni nostri, rivelando il mistero della sua identità e legandola alle vicende cittadine dei secoli trascorsi, e fa emergere un legame “parentale” tra la statua e la città di Brescia, suggerendo giustamente di rivalutare l’importanza storica e culturale dell’opera e di restituirla di diritto alla città e ai suoi cittadini.
La statua della “Lodovica della Loggia” è attualmente collocata presso il Complesso Santa Chiara dell’Università degli Studi di Brescia, in deposito temporaneo. La pubblicazione di questo volume ci auguriamo sia il primo e importante passo per togliere la statua dall’oblio in cui è stata relegata per molti decenni, nella speranza di vederla presto ricollocata nella posizione in cui era sempre stata dalla fine del Cinquecento alla fine dell’Ottocento: nel primo arco meridionale della facciata est della Loggia.