Descrizione
Attorno alla Pieve del Bigollio, primo nucleo comunitario del popolo degli Urcei, si raccolse, nei secoli, tutto il patrimonio di questa terra benedetta dal Signore che è la Bassa Bresciana; attorno alla Pieve maturò la fede (religiosa e civile insieme, come abbiamo imparato che deve essere dal lungo servizio comunitario di Cominotti) di quella gente.
L’attuale contesto culturale è caratterizzato da due anime, fra loro antitetiche e, almeno apparentemente, inconciliabili: da un lato si assiste all’esaltazione del mondo “globale”, reso omogeneo dalle possibilità offerte dagli strumenti di comunicazione e dal commercio internazionale, veicolo di un modello culturale dominante; dall’altro si ricercano nella tradizione di un passato recente e radicato sul territorio le radici della propria identità individuale e della comunità di appartenenza, espressioni di autenticità “non patinata”.
A questa seconda anima è riconducibile la presente opera sulla “Pieve di Orzivecchi”, la quale, agli occhi dei più, oggi appare solo come una cappella rurale sprofondata nella bassa pianura bresciana, luogo di devozione e di culto per tutti gli orceani, ma che nei secoli passati ha costituito un punto di riferimento per la vita delle popolazioni insediate sul territorio: opera della memoria, dunque, alla ricerca di “perle preziose” e apprezzamento dei valori incarnati dal bel tempo che fu.