Descrizione
I contenuti letterari de “La mia Valle” stanno a metà strada tra l’osservazione attenta del nostro paesaggio e l’arte del raccontare, aprendo uno spetro più ampio di quello geografico dove si consumano le dieci storie umane qui evocate.
Il potere evocativo delle parole scritte da Gian Mario Andrico si intensifica quando i nostri occhi si posano sulle illustrazioni di Cesare Monaco. Nelle immagini prendono forma i ricordi, le suggestioni, i paesaggi frondosi della valle dell’Oglio, abitati da animali e da personaggi dagli sguardi penetranti, capaci di leggerti dentro e allo stesso tempo di manifestare la connessione primordiale, oggi drammaticamente dimenticata, tra l’uomo e la natura.
***
“La mia Valle scomparirà ibernata sotto le sue stesse zolle se si continuerà sulla strada intrapresa, che è quella del consumo, non dell’utilizzo. Scomparirà se il metodo continuerà a essere spietato, senza limiti, se l’ipocrisia dell’uomo continuerà a nascondere i ciechi intenti…
L’aria è inquinata, l’acqua è inquinata, il paesaggio è inquinato e irrimediabilmente stravolto. L’inquinamento è penetrato nelle coscienze: il suo morso non risparmierà niente e nessuno, nemmeno la grande Quercia di questa storia che avvezza, da tempo immemore, a vedere il mondo variare, abituata a osservare ogni bruttura e immani catastrofi, tuttavia riuscì, sempre, a registrare mille e mille rinascite.
Sino ad ora, cioè dentro questo nostro tempo malato che sta alterando il vecchio mondo senza, questa volta e per la prima volta, redenzione”.