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A cura di: Tiziana Giansiracusa - Domenico Montalto

Giuseppe Palanti

Opere inedite dal Museo Teatrale alla Scala
e da collezioni private

20.00

Categoria:
Collana: Torre Avogadro
Presentazione: Lucio Facchinetti
Contributi: coodinamento: Laura Staffoni - Sonia Mangoni
Formato: 238x263x6 mm - pp. 79 - illustrato colori - copertina con alette lunghe su Modigliani
Edizione: 2003
ISBN: 88-8486-055-5
Product ID: 1912

Descrizione

Artista raffinato, elegante, di grande mestiere, ma anche spontaneo ed immediato, il Palanti suscita ancora oggi sommo interesse per la sua produzione di arte applicata, nella quale manifestò estro e versatilità.
Come designer di stoffe, di ceramiche, di vetrate, di mobili, di ferri battuti, interpretò con molta consapevolezza gli stili dell’epoca; come grafico ottenne risultati notevoli sul piano del gusto e dell’efficacia, senza peraltro che lo si possa definire un grande cartellonista e un grande grafico in senso moderno, ma piuttosto un pittore-pubblicitario perché preferì, al segno semplice e sintetico le linee morbide e i colori caldi e luminosi.
Come pittore ritrasse preferibilmente bambini e donne, mantenendosi fedele alla sensibilità a agli ideali scapigliati, senza rimanere del tutto estraneo al gusto dell’Art Nouveau, con la linea mossa e l’impostazione dei primi piani.
Sempre attento alle variazioni della tipologia femminile e ai mutamenti di gusto della sua committenza alternò ai nudi morbidi e sfatti nel colore e nella luce e ai ritratti sensuali e maliziosi, dei primi decenni del secolo, la figura secca e longilinea e lo sguardo disinvolto delle donne degli anni Trenta, ritratte con pennellate più nette.
Per temperamento o per scelta rimase estraneo alle inquietudini e allo spirito di rinnovamento dell’arte novecentesca ma interpretò, con molta lucidità e con molto successo, gli ideali di una borghesia disincantata, ricca e godereccia, che amava l’opera lirica, per la quale Palanti realizzò cartelloni, costumi, scenografie, nel corso di più di dieci anni di collaborazione con il Teatro alla Scala; che impazziva per feste e carnevali – e il Palanti ne soddisfece le esigenze di straniamento e di divertimento creando raffinati costumi di gusto Liberty – che trascorreva spensierate vacanze in località marine alla moda – e il Palanti ne seppe infondere lo spirito disimpegnato e gioioso nelle sue marine di Cervia, con calore e partecipazione.