Descrizione
Artista raffinato, elegante, di grande mestiere, ma anche spontaneo ed immediato, il Palanti suscita ancora oggi sommo interesse per la sua produzione di arte applicata, nella quale manifestò estro e versatilità.
Come designer di stoffe, di ceramiche, di vetrate, di mobili, di ferri battuti, interpretò con molta consapevolezza gli stili dell’epoca; come grafico ottenne risultati notevoli sul piano del gusto e dell’efficacia, senza peraltro che lo si possa definire un grande cartellonista e un grande grafico in senso moderno, ma piuttosto un pittore-pubblicitario perché preferì, al segno semplice e sintetico le linee morbide e i colori caldi e luminosi.
Come pittore ritrasse preferibilmente bambini e donne, mantenendosi fedele alla sensibilità a agli ideali scapigliati, senza rimanere del tutto estraneo al gusto dell’Art Nouveau, con la linea mossa e l’impostazione dei primi piani.
Sempre attento alle variazioni della tipologia femminile e ai mutamenti di gusto della sua committenza alternò ai nudi morbidi e sfatti nel colore e nella luce e ai ritratti sensuali e maliziosi, dei primi decenni del secolo, la figura secca e longilinea e lo sguardo disinvolto delle donne degli anni Trenta, ritratte con pennellate più nette.
Per temperamento o per scelta rimase estraneo alle inquietudini e allo spirito di rinnovamento dell’arte novecentesca ma interpretò, con molta lucidità e con molto successo, gli ideali di una borghesia disincantata, ricca e godereccia, che amava l’opera lirica, per la quale Palanti realizzò cartelloni, costumi, scenografie, nel corso di più di dieci anni di collaborazione con il Teatro alla Scala; che impazziva per feste e carnevali – e il Palanti ne soddisfece le esigenze di straniamento e di divertimento creando raffinati costumi di gusto Liberty – che trascorreva spensierate vacanze in località marine alla moda – e il Palanti ne seppe infondere lo spirito disimpegnato e gioioso nelle sue marine di Cervia, con calore e partecipazione.