Descrizione
Siamo al terzo appuntamento con la scultura in Villa Mazzotti; un contenitore prestigioso per una mostra che in quattro tappe analizza la scultura bresciana del Ventesimo secolo.
Nel secondo Dopoguerra l’iconografia tende ad attenuarsi ed emergono in forme più o meno dirette accenti astrattisti; mutano i materiali, le figure, le stesse procedure operative. All’unità originaria di marmo-bronzo-terracotta subentrano materiali diversi, un recupero dei gesti, della memoria, del lavoro; subentrano anche necessità di articolazione dello spazio, sempre più coinvolto nell’operazione artistica.
Da qui anche l’ampliamento dello spazio occupato nella nostra splendida Villa; e l’ampliamento delle figure e dei protagonisti, che il curatore, Mauro Corradini, ha ordinato in un percorso che segna la vicenda artistica nella nostra provincia, con richiami necessari a quanto accaduto altrove, non solo in Italia.
Fare cultura è anche offrire spunti di riflessione, non solamente opere belle; riflettere e conoscere, conoscere per riflettere.