Descrizione
A differenza della maggior parte degli studenti, Linda, da sempre, ama ascoltare e raccontare. Il momento del pranzo e della cena diventano situazioni ideali per raccontare, raccontare, raccontare.
È da questi racconti che nasce un diario, un quaderno per raccogliere i pensieri, le speranze, le delusioni e le preoccupazioni di una ragazzina negli anni della scuola media.
Linda racconta senza immaginare che Davide, suo padre, scrive. Linda cresce e Davide vive un momento particolare della sua vita. Dopo vent’anni di insegnamento e ventiquattro da Dirigente scolastico di un Istituto, sempre impegnato ed appassionato nello svolgere il suo lavoro, si ritrova, in maniera quasi inaspettata, in pensione. È un momento difficile, un cambiamento radicale.
Cosa fare allora? Forse per saldare un debito nei confronti della famiglia, dei figli in particolare, forse per compensare il tempo perso, decide di seguire la vita di Linda, descrivendola così come si evolve. Lo fa giorno per giorno, solitamente al mattino, ad insaputa di Linda stessa. Le occasioni e i modi di conoscerla ora non gli mancano. E si apre un mondo nuovo, straordinario. Pranzano insieme, la accompagna alle lezioni di Flauto Traverso, agli allenamenti di Ginnastica Artistica e a scuola. E in macchina si parla. Si parla di tutto: di come è andata a scuola, degli insegnanti, dei compagni, dei progetti, delle difficoltà, delle soddisfazioni, delle paure, di sogni, delusioni. Su certe tematiche, vedi per esempio gli extracomunitari, Davide ha messo un po’ del suo. Generalmente, però, è Linda che parla. E se non parla, fa capire il suo pensiero; Davide non fa altro che dare la parola a quello che lei sente o vuole dire. La segue per tre anni interi. Ma forse non è solo di lei che vuole parlare. Lei è solo un pretesto.
Ne nasce un diario dove la vita di Linda s’intreccia con quella della sua famiglia, dei suoi amici, dei suoi professori. La vita di una ragazza tra scuola, sport e amicizie, ma anche i primi battiti del cuore, le illusioni, le liti e le gioie. Soprattutto i cambiamenti fisici, caratteriali tipici di una preadolescente dagli undici ai tredici anni.
Un diario in cui tanti ragazzi si rispecchieranno, ma dove anche gli adulti potranno trovare delle risposte a quelle domande, che spesso restano senza risposte.
***
“…Mi chiamo Linda e ho dodici anni.
Famiglia, scuola, amiche, salute, letture,
religione e televisione non sono tutto.
Ci sono anche le passioni…
…Io e le mie paure, le debolezze e
le prime dichiarazioni d’amore.
Io e la scuola che si apre al mondo:
mafia, terrorismo, razzismo di ieri e di oggi…
…Sono già in terza media.
Le mie compagne, forse anche i maschi,
noteranno i miei cambiamenti in fatto di statura
e… di seno.
Stiamo a vedere. Poi ci sono gli esami.
Ma il mio pensiero corre sempre là…”