Descrizione
A un anno di distanza dalla mostra allestita nel Piccolo Miglio, dedicata alla donazione di ventisei dipinti da parte della vedova, Eros Pesce, alla città di Brescia, e trascorso un decennio dall’esposizione antologica allestita a Villa Glisenti di Villa Carcina, si rinnova l’interesse verso Oscar Di Prata artista tra i più autorevoli, apprezzati e conosciuti del Novecento. Nella Sala grande della Biblioteca comunale di Montichiari sono riunite per l’occasione più di 50 opere per lo più inedite – selezione contenuta, ma significativa della cospicua produzione artistica del pittore – per la maggior parte eseguite dagli anni Quaranta agli anni Settanta, provenienti da collezioni private e non. Amico di Giorgio De Chirico e dei futuristi, già allievo di Giuseppe Trainini e Gaetano Cresseri, Di Prata ha attraversato quasi tutto il secolo scorso con la sua dinamicità ed ecletticità artistica. Fu anche apprezzato mosaicista e per vari anni si dedicò alla tecnica dell’affresco. Dominante in quasi tutti i suoi lavori è il tema della memoria, un aspetto da sempre ricercato e continuamente in evoluzione. Splendide, tra i tanti suoi capolavori, le resurrezioni e crocifissioni, ma anche i nudi e gli animali sofferenti che denotano ricchezza di espressioni e sentimenti, di un artista che partecipò alla Seconda Guerra Mondiale conoscendo da vicino il male e la morte.